Considerazioni generali
Il contratto di rete nasce come risposta alle sfide sempre più complesse legate alla globalizzazione, digitalizzazione e adeguamento alle normative nazionali e comunitarie.
In generale, il contratto di rete di imprese è disciplinato dall’art. 3 del D.L. n°5/2009 ed ha l’obiettivo di promuovere e facilitare la collaborazione e l’innovazione nel contesto economico e aziendale contemporaneo.
In agricoltura, è stato introdotto successivamente con il DL n°91/2014, il cosiddetto «Decreto Competitività», come parte di una più ampia riforma specialmente a favore delle imprese di piccole dimensioni.
La disciplina giuridica del contratto di rete in agricoltura
È uno strumento contrattuale che consente alle imprese, pur mantenendo la propria indipendenza, autonomia e specialità, di collaborare per:
- realizzare progetti ed obiettivi comuni,
- aumentare la capacità innovativa
- migliorare la competitività sul mercato.
Diversamente da altre forme di collaborazione, come le joint venture o i consorzi, la stipula di un contratto di rete non dà luogo a un soggetto giuridico autonomo.
Il contratto di rete agricolo può essere stipulato tra almeno due imprese di medie e piccole dimensioni, che svolgono una attività rientrante tra quelle previste dall’art. 2135 c.c.
Le finalità del contratto di rete
L’adozione di un programma comune permette ai retisti di impegnarsi in modo strutturato e coordinato in diverse attività.
Collaborazione in settori e ambiti specifici
Le imprese partecipanti si impegnano a lavorare insieme in aree strategiche comuni come la produzione, il marketing o la distribuzione.
Questa sinergia permette di ottimizzare risorse e competenze, migliorando l’efficacia complessiva delle attività aziendali.
Scambio di informazioni e prestazioni
Le aziende coinvolte nella rete attuano una condivisione regolare di conoscenze e risorse in ambito industriale, commerciale e tecnologico.
Questo scambio favorisce l’innovazione, la crescita reciproca e l’adozione di pratiche efficienti che arricchiscono ogni membro della rete.
Divisione dei prodotti ottenuti dall’attività comune
I risultati derivanti dall’attività condivisa seguono una ripartizione diretta e definitiva tra le diverse aziende, in base alla partecipazione di ciascuna.
Questo meccanismo avviene in natura, cioè con la distribuzione di beni, servizi o prodotti ottenuti dall’attività comune, anziché denaro.
Inoltre, lo scambio si realizza a titolo originario, assicurando che ogni impresa ottenga il giusto compenso per il contributo offerto, senza cessioni o trasferimenti di proprietà.
Funzionamento del contratto di rete
Il contratto di rete è uno strumento giuridico particolarmente potente perché consente a più imprese di unirsi per perseguire obiettivi comuni, mantenendo la propria identità ed autonomia.
Si basa su alcuni criteri che ne definiscono le modalità di funzionamento e le dinamiche operative.
Iscrizione al Registro delle Imprese
Il contratto deve essere iscritto nel Registro di competenza per ciascuna delle imprese partecipanti alla rete
Organo e fondo patrimoniale comune
I retisti hanno la possibilità di creare un organo comune, composto da rappresentanti delle imprese partecipanti, con il compito di coordinare le attività del gruppo.
Questo organismo può anche essere incaricato di gestire le risorse condivise e di istituire e amministrare un fondo patrimoniale comune.
Regole interne e governance
Il contratto e il programma devono definire chiaramente le regole di funzionamento e la governance della rete.
Inoltre, devono stabilire le modalità di collaborazione, le responsabilità, e i criteri di risoluzione delle eventuali controversie tra le imprese.
Certificazione del programma comune
Il programma di rete deve essere certificato da organismi esterni, spesso espressione di associazioni di categoria.
Questo passaggio è necessario per garantire che le attività siano conformi agli standard del settore e che il progetto sia effettivamente orientato a creare valore per tutte le imprese coinvolte.
I vantaggi del contratto di rete: produttività, competitività e sostenibilità
Il contratto di rete in agricoltura garantisce alle imprese aderenti diversi vantaggi in termini di produttività, competitività e sostenibilità.
Riduzione dei costi
I contratti di rete permettono alle imprese partecipanti di ridurre i costi di produzione attivando diverse modalità di collaborazione.
Per esempio, con la formazione di gruppi di acquisto, si possono ottenere sconti e condizioni più favorevoli effettuando ordini di maggiore volume.
Oppure, la compartecipazione alle spese di comunicazione e marketing per campagne pubblicitarie comuni assicura una maggiore visibilità sul mercato con un investimento ridotto.
Inoltre, le imprese possono abbattere i costi fissi associati alla gestione di infrastrutture, attrezzature e personale, riducendo gli investimenti individuali necessari.
Ampliamento dell’offerta
I contratti di rete consentono l’ampliamento dell’offerta di prodotti o servizi attraverso la condivisione delle competenze, risorse e capacità produttiva.
Inoltre, le reti permettono alle aziende partecipanti di entrare in settori complementari ai propri, aumentando la varietà dell’offerta con una minore esposizione al rischio individuale.
Soprattutto, le imprese della rete possono lavorare insieme su nuovi processi produttivi, tecnologie o modelli di business, difficilmente accessibili per conto proprio.
Agevolazioni fiscali
Aderire ad un contratto di rete può permettere alle imprese di ottenere importanti agevolazioni fiscali legate alla natura stessa della collaborazione e agli obiettivi specifici che la rete intende perseguire.
In particolare diverse politiche fiscali, riconoscendo l’importanza della cooperazione tra le imprese per stimolare la crescita economica, favoriscono progetti di innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo ed rafforzamento dell’economia locale.
In molti altri casi, le agevolazioni fiscali sono destinate alle reti di piccole e medie imprese affinché riescano a investire in progetti ambiziosi per competere a livello globale e ottenere vantaggi economici collettivi.
Inoltre, le reti di impresa possono beneficiare di notevoli detrazioni e deduzioni per gli oneri sostenuti per gli investimenti comuni (come nuove tecnologie, infrastrutture, ed altri).
Accesso a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto
Le imprese che partecipano ad un contratto di rete possono accedere più facilmente a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
Questo perché numerosi bandi pubblici nazionali ed europei finanziano specificamente le reti di impresa, incentivando la realizzazione di progetti di rilevanza economica e sociale.
Inoltre, la collaborazione tra imprese unite in un contratto di rete, è vista come un segno di solidità e affidabilità.
Questo può rendere i progetti più credibili per gli enti finanziatori, aumentando le possibilità di successo nella richiesta di agevolazioni e sovvenzioni.
Realizzazione di investimenti
I contratti di rete garantiscono la possibilità di realizzare investimenti più consistenti che sarebbero difficili da sostenere individualmente.
Per esempio, l’acquisto di macchinari, la realizzazione di infrastrutture o la creazione di prodotti innovativi.
Inoltre, la maggiore capacità finanziaria delle reti rende più facile affrontare investimenti a lungo termine per l’internazionalizzazione, l’espansione produttiva, o l’adozione di nuove tecnologie.
La gestione del rapporto di lavoro: distacco del personale e codatorialità
La stipula di un contratto di rete garantisce alle imprese partecipanti una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse umane, ottimizzando i costi e migliorando l’efficienza operativa.
Infatti, nell’ambito del contratto di rete, i retisti possono avvalersi di due formule alternative: il distacco o la codatorialità.
Distacco
In questo caso, un’impresa della rete (distaccante) dispone un’assegnazione temporanea di uno o più lavoratori presso un’altra impresa (distaccataria).
I lavoratori distaccati intrattengono un rapporto bilaterale con entrambe le imprese: restano formalmente alle dipendenze della prima, ma svolgono la loro attività presso la seconda.
Codatorialità
Nel regime di codatorialità, tutte le imprese partecipanti alla rete esercitano sostanzialmente una condivisione del ruolo di datore di lavoro.
Il lavoratore effettua la propria prestazione a favore di più imprese, secondo le regole di ingaggio definite nel contratto di rete.
Tra queste, l’azienda individuata come datore di riferimento, si occupa della retribuzione e degli adempimenti contributivi ed assicurativi del lavoratore.
Contemporaneamente, le altre imprese co-datori, in base agli accordi stabiliti nel contratto o in un apposito patto interno (accordi di codatorialità), partecipano alla ripartizione dei costi.
Le comunicazioni dei rapporti di lavoro
Le comunicazioni relative ai rapporti di lavoro sono effettuate in via telematica attraverso il modello Unirete, a cura di un’unica impresa retista individuata nel contratto come referente unico.
Tuttavia, questa impresa non coincide necessariamente con il datore di lavoro di riferimento, che rimane il solo responsabile degli adempimenti contributivi e assicurativi.
Nel settore agricolo, le imprese che intendono procedere con l’assunzione congiunta di lavoratori devono trasmettere, tramite il referente unico, una denuncia aziendale per comunicare i dati dei co-datori.
Tale adempimento comporta l’istituzione del SUPER CIDA (Codice Identificativo di Denuncia Aziendale), ossia una posizione contributiva unificata.
I lavoratori coinvolti sono iscritti nel Libro Unico del Lavoro (LUL) dell’impresa individuata, con una annotazione separata presso ciascun co-datore di lavoro.
Il contratto di rete per la crescita delle imprese italiane
Da sempre, fare rete significa unire le forze, lavorare in sinergia, sfruttare le opportunità e raggiungere traguardi ambiziosi.
In quest’ottica, adottare il contratto di rete rappresenta un prezioso strumento contrattuale per le piccole e medie imprese, che costituiscono il cuore pulsante dell’economia del nostro Paese.
E negli ultimi anni, il numero di imprese coinvolte nei contratti di rete in Italia è cresciuto significativamente.
Questo strumento, che supporta le aziende nel rendere la loro realtà più innovativa e forte, rappresenta un’opportunità importante per affrontare le sfide dell’economia globale.
Infatti, le reti di impresa possono beneficiare di incentivi per lo sviluppo economico e per l’ottimizzazione delle attività produttive e commerciali, con un impatto diretto sull’ampliamento della loro visibilità e competitività nel mercato.
La Società Consilium Srl da sempre aiuta le proprie aziende clienti a diventare più efficienti e a restare al passo in un panorama lavorativo in continua evoluzione.
Il contratto di rete in agricoltura consente alle imprese di ottenere vantaggi in ambito fiscale, produttivo e della competitività sul mercato.
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